Il CEO di Netskope, Sanjay Beri, ci spiega perché i migliori CIO sono mediatori, non muri impenetrabili
Il CEO di Netskope Sanjay Beri parla di tecnologia, sicurezza, leadership e ci racconta perché i CIO di oggi dicono più "Sì, ma" che "No".


Il racconto di Sanjay Beri sui cambiamenti che hanno interessato il ruolo di CIO è supportato da oltre 20 anni di esperienza come leader nel settore del cloud, networking e della sicurezza. In altre parole, se Sanjay vede "una grande differenza tra il mondo del passato e quello odierno" probabilmente vale la pena prenderlo seriamente.
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Workplace rende il lavoro più semplice, sia che si tratti di informare tutti i dipendenti del rientro in ufficio o di adottare modalità di lavoro ibride.









"Una volta era il CIO a decidere quali applicazioni dovevano usare le persone perché era letteralmente necessario disporre di spazio nel data center per installarle", afferma.
"Oggi non è più il reparto IT a stabilire quali app possono usare le persone. La scelta spetta ora all'ufficio risorse umane, marketing, tecnico e vendite. L'obiettivo del CIO è collaborare con loro per assicurarsi che, quando fanno questa scelta, includano anche un sistema relativo ai controlli. Si media cioè una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti."

È qui che entra in gioco Netskope, azienda che offre soluzioni per la sicurezza e il cui obiettivo è consentire alle persone di usare alcune delle migliori applicazioni disponibili. Di conseguenza, Sanjay ha frequentato molti ambienti in cui ha potuto assistere a questo cambiamento in tempo reale.
"Un nostro cliente aveva bloccato completamente l'utilizzo del cloud", ricorda. "L'ordine che è arrivato dall'alto è stato letteralmente: 'Useremo solo questa applicazione. Fine della discussione.'. Ovviamente i dipendenti si sono ribellati. Hanno risposto: 'Cosa state dicendo? Vogliamo lavorare per un'azienda la cui cultura ci lasci usare le migliori applicazioni disponibili.'."
"Alla fine la discussione ha coinvolto tutta l'azienda. Il CTO è intervenuto di fronte a 20 000 dipendenti e ha detto: 'Vi capiamo. Vi lasceremo usare le applicazioni che volete perché vogliamo evitare questi contrasti, ma dobbiamo verificarle. Dobbiamo assicurarci che nessun dato sensibile sia reso pubblico. È un aspetto che dobbiamo monitorare.'."
"La risposta dei dipendenti è stata: 'Lo capiamo. Capiamo che volete proteggere i dati sensibili e che non volete mettere a rischio l'azienda. Non lo vogliamo nemmeno noi.'. Hanno trovato questo compromesso efficace in grado di garantire visibilità e al tempo stesso una cultura basata sulla fiducia."
Per Sanjay la morale della storia è chiara: "La maggior parte dei CIO ritiene che al giorno d'oggi il loro compito non sia dire 'No'. Dicono 'Sì, ma…', che significa 'Sì, ma dobbiamo comunque implementare dei controlli.'. È un grande cambiamento.".
“"La maggior parte dei CIO ritiene che al giorno d'oggi il loro compito non sia dire 'No'. Dicono 'Sì, ma…', che significa 'Sì, ma dobbiamo comunque implementare dei controlli.'. È un grande cambiamento.”
Ovviamente non è così semplice. Dire "Sì, ma" pone di per sé delle sfide. Il numero delle app aziendali all'interno delle grandi organizzazioni sta crescendo a dismisura. Più app comportano più dati, più dashboard e più minacce da tenere sotto controllo. Ma i team IT sono destinati a ridursi piuttosto che a crescere.
Secondo Sanjay è per questo motivo che la semplificazione e l'automazione occupano il primo posto nell'agenda di ogni CIO.
"Non vi dico quanti CIO restino scioccati quando realizzano che la propria azienda usa 600 applicazioni. Non sanno dirvi il nome di nemmeno 20 di queste app", afferma.
"Vogliono semplificare e integrare. Vogliono creare piattaforme di applicazioni che si interfaccino le une con le altre. Ma il loro scopo non è più solo quello di ottenere visibilità, puntano all'automazione. Non si tratta più solo di sapere che c'è un problema, ma di rimuoverlo o risolverlo in maniera automatica."
Per questo motivo la partnership tra Netskope e Workplace è così potente. Sanjay e il suo team sapevano già che Workplace era una delle app che i dipendenti delle grandi organizzazioni chiedevano di usare perché lo avevano constatato in prima persona.
"Ero seduto in una stanza con il CIO, CTO e CRO di una delle più grandi compagnie di assicurazione del mondo. Qualcuno disse: 'Ehi, hai saputo la novità? Abbiamo implementato Workplace.'. E il CIO: 'Cosa?' La risposta fu: 'È stato il CEO a ordinarlo. I nostri utenti si sono già iscritti.'."
Ha realizzato rapidamente che si trattava di un'opportunità unica per fare in modo che il CIO dicesse "Sì" risolvendo al tempo stesso il problema del "ma". "Workplace è uno strumento di collaborazione accettato mentre Netskope è uno strumento di sicurezza accettato. Messi assieme creano una soluzione davvero potente. Ed è proprio questo che offriamo attraverso la loro integrazione."
“Workplace è uno strumento di collaborazione accettato mentre Netskope è uno strumento di sicurezza accettato. Messi assieme creano una soluzione davvero potente.”
"Le API che Workplace offriva nella propria applicazione permettevano al nostro prodotto di individuare i dati sensibili integrati nel sistema di sicurezza, di porvi rimedio, di controllare le chat, i post e così via, facendo in modo che l'azienda non si trovasse impropriamente in una situazione di vulnerabilità in termini di contenuti. La fase successiva del nostro lavoro consisteva nel far sì che le API automatizzassero questo processo.".
Il risultato, secondo Sanjay, rappresenta una vittoria sia per i CIO che per gli utenti finali. "Ora è disponibile una soluzione congiunta da poter presentare al responsabile dell'ufficio risorse umane, marketing o al CIO e non c'è alcun motivo per cui possano rifiutarsi di dire 'È proprio quello che ci serve'."
"In questo modo possono proteggere i dati sensibili, possono collaborare, possono consentire ai dipendenti di utilizzare i propri dispositivi personali. E il tutto in maniera sicura.".
Questa è l'essenza della filosofia "l'unione fa la forza". "Tutto il settore ha ormai cominciato ad accettare la necessità di eseguire integrazioni. È necessario che tutti questi strumenti collaborino tra loro per offrire all'utente finale e all'amministratore una visione olistica."
"Il punto non è il fatto che io creda nell'approccio 'l'unione fa la forza'. Sono gli utenti finali a crederci, il CIO, il responsabile dell'ufficio risorse umane... Tutti ci credono."

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