Cosa vogliono i dipendenti? 9 fattori essenziali da tenere in considerazione

L'impiego è stato ridefinito in modo radicale, a causa non solo della recente pandemia, ma anche dei cambiamenti tecnologici e sociali. Allora, quali sono oggi le caratteristiche di un buon posto di lavoro e in che modo le organizzazioni possono fornirlo?

COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI | 7 MINUTI DI LETTURA
Come stanno cambiando le aspettative dei dipendenti

Come stanno cambiando le aspettative dei dipendenti

In passato, la scelta di un datore di lavoro era una decisione che sarebbe durata tutta la vita. Dedicare tutta la propria carriera a una sola azienda non è più la norma, ma in un'epoca in cui la vita professionale e privata sono strettamente interconnesse è ancora molto importante scegliere per chi lavorare.

Oggi, il posto di lavoro non è semplicemente un luogo fisico dove si trascorre una parte del proprio tempo ogni settimana. Ormai molte persone non "vanno al lavoro" in un ufficio, ma si connettono a un luogo di lavoro ovunque e in qualsiasi momento. La linea tra vita professionale e vita provata è sempre meno definita.

Lo stretto legame tra noi e il lavoro ha aumentato l'attenzione verso il modo in cui questo influisce non solo sulle nostre finanze, ma sulle nostre vite. Un dipendente è molto più di una semplice unità economica e un datore di lavoro non è solo una fonte di reddito. Secondo Gartner, l'82% dei dipendenti concorda che è importante che la loro organizzazione li veda come persone e non solo come lavoratori.

Anche se sono stati messi in luce dalla pandemia, questi cambiamenti non sono una tendenza temporanea. Puntano infatti verso un futuro del lavoro in cui i datori interagiscono più strettamente con le persone e le loro vite e verso una modalità di lavoro supportata dalla tecnologia e basata su valori etici.

Cosa comporta tutto questo per i datori di lavoro? Le aziende che vogliono assumere e mantenere persone di talento devono assicurare un'esperienza dei dipendenti invitante su vari livelli: emotivo, etico, sociale ed economico. Un buon posto di lavoro offre scopi e valori comuni, supporto per sviluppo e benessere e, naturalmente, retribuzione e indennità competitive.

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A quali fattori i dipendenti attribuiscono maggiore importanza?

A quali fattori i dipendenti attribuiscono maggiore importanza?

Ogni dipendente è unico e ha idee diverse su ciò che desidera al di fuori del lavoro. In un mondo ideale, i datori di lavoro dovrebbero offrire un'esperienza personalizzata per ogni dipendente, ma nella maggior parte dei casi questo non è possibile. Esistono tuttavia numerosi fattori che i dipendenti sembrano ritenere importanti e a cui le aziende dovrebbero dare priorità se vogliono che il personale sia coinvolto e soddisfatto.

1. Attenzione verso il benessere

Dopo la pandemia di COVID-19, il benessere dei dipendenti, sia fisico che emotivo, è diventato una questione di primaria importanza. Tenere in considerazione il diritto al benessere significa integrarlo nella cultura dell'azienda, non solo investire in singoli benefici, per quanto benvenuti, quali buffet per la colazione o sessioni di meditazione.

I dipendenti voglio avere la certezza che il datore di lavoro attribuisca importanza alla salute, alla felicità e alla soddisfazione del personale. Questo implica anche attenzione verso lo sviluppo dei dipendenti e verso temi quali diversità e inclusione.

Secondo un recente sondaggio di Gallup, avere un datore di lavoro che considera il benessere una priorità è uno dei tre criteri principali nella scelta di un lavoro per le persone di tutte le età e per chi appartiene alla generazione Z è addirittura al primo posto. Per creare una situazione ottimale, è necessario ascoltare i dipendenti e comprendere cosa intendono per benessere nella vita lavorativa.

2. Allineamento reale basato su valori comuni

I dipendenti che riescono a percepire la connessione tra la vita professionale e i valori personali sono naturalmente più inclini ad amare il loro lavoro e a sentirsi coinvolti. Per ottenere questo risultato, occorre non solo assumere persone con valori affini a quelli aziendali, ma anche accertarsi che tali valori siano evidenti nella cultura dell'organizzazione.

La cultura è strettamente legata all'etica. Secondo uno studio del National Bureau of Economic Research, l'85% dei CEO ritiene che una cultura aziendale poco sana porti a comportamenti non etici. Nello stesso studio, solo il 16% degli intervistati è soddisfatto della cultura della propria organizzazione.

Cosa ci insegna tutto questo? Occorre creare una cultura basata su valori che sia in grado di rafforzare l'affinità tra i dipendenti e il lavoro che svolgono.

3. Diversità e inclusione

Durante gli stravolgimenti sociali iniziati nel 2020, molte aziende hanno dichiarato di voler migliorare l'accesso all'impiego e le esperienze sul posto di lavoro per diverse categorie di persone, incluse quelle provenienti da contesti emarginati.

Secondo Deloitte, questo impegno è ora più importante che mai. Ha anche acquisito un significato per i dipendenti: adesso che è trascorso un po' di tempo, le aziende manterranno le loro promesse?

Deloitte ha intervistato circa 1500 dipendenti appartenenti a minoranze e/o a categorie protette e ha rilevato che l'80% ritiene il proprio datore di lavoro affidabile per quanto riguarda diversità, uguaglianza e inclusione. Tuttavia, per mantenere questi standard elevati occorre un impegno continuo.

4. Formazione e crescita

La percezione della formazione sta cambiando sia nei datori di lavoro che nei dipendenti. La formazione e lo sviluppo della carriera non sono più attività aggiuntive basate su giornate di apprendimento e corsi tenuti da terzi, ma sono sempre più integrate nella vita professionale e nei rapporti di lavoro.

Il coaching è una forma di sviluppo continuativo che può diventare parte della cultura di un' organizzazione. Una cultura che include il coaching può contribuire a trasformare in realtà altre priorità dei dipendenti, come resilienza, equilibro tra lavoro e vita privata e soddisfazione sul lavoro.

Anche la tecnologia svolge un ruolo importante nell'apprendimento e nello sviluppo. Un apprendimento immersivo basato sulla realtà virtuale può cambiare la formazione da remoto e gli strumenti di AR contribuiscono a offrire ai dipendenti un ambiente di lavoro ottimizzato che include l'apprendimento contestuale.

5. Migliore equilibrio tra lavoro e vita privata

Un legame più stretto tra lavoro e vita privata offre numerosi vantaggi, ma comporta anche il rischio che i dipendenti non "si disconnettano" mai. I datori di lavoro devono accertarsi che alla fine della giornata il personale riesca a staccare dal lavoro e a trovare il giusto equilibrio tra le priorità legate alla vita personale e quelle professionali.

D'altro canto, la sempre più diffusa filosofia di considerare i dipendenti come persone a 360° e non solo come ruoli contribuisce ad aumentarne l'impegno personale, la salute e gli interessi. I datori di lavoro attenti all'esigenza dei propri dipendenti di trovare un giusto equilibrio hanno maggior probabilità di attirare e mantenere i migliori talenti.

6. Riconoscimento

Un fattore che non è cambiato è l'esigenza di percepire una retribuzione equa come riconoscimento di un lavoro ben fatto. Negli ultimi anni retribuzioni e indennità hanno acquisito sempre maggiore importanza per i dipendenti, soprattutto a causa del crescente livello di incertezza e pressione economica. Secondo un sondaggio condotto da Gallup del 2022, la percentuale di dipendenti che considera retribuzione e indennità estremamente importanti ha raggiunto il 64%, contro il 41% del 2015.

La remunerazione è un elemento essenziale di un lavoro gratificante. Tuttavia, i dipendenti ritengono importante anche che colleghi e superiori riconoscano il contributo apportato comunicando e celebrando gli sforzi compiuti. Questo può avvenire di persona oppure tramite chat o piattaforme per le risorse umane.

7. Buona comunicazione

Durante la pandemia, la comunicazione ha raggiunto i primi posti nella classifica delle priorità dei dipendenti e tenere informate le persone è ancora estremamente importante, soprattutto adesso che molte di esse lavorano in smart working. Una buona comunicazione da parte di leader e dirigenti può motivare i dipendenti, aumentare la soddisfazione sul lavoro e ridurre al minimo in conflitti. Quando invece è insufficiente, può avere un effetto deleterio soprattutto su chi lavora da remoto.

In uno studio condotto da Forbes, il 54% dei lavoratori a distanza intervistati ha risposto che una scarsa comunicazione ha influito negativamente sulla fiducia nella leadership e il 52% sulla fiducia in loro stessi. I datori di lavoro devono fare tesoro della lezione imparata durante la pandemia, trovando tempo da dedicare a verifiche regolari a livello individuale e di team.

8. Trasparenza da parte dei datori di lavoro

Un sondaggio di Glassdoor ha rivelato che una persona su tre vorrebbe dal proprio datore di lavoro maggiore trasparenza su diversi aspetti, tra cui obiettivi di business e relativi progressi, retribuzioni o pratiche di lavoro etiche.

Garantire trasparenza è facile per le aziende che operano in modo coerente o basandosi su valori. Quelle che invece hanno un'etica meno definita o proposizioni aziendali complesse e in continua evoluzione dovrebbero prestare maggiore attenzione a questo requisito.

9. Opportunità di carriera

L'avanzamento all'interno dell'azienda è un altro aspetto del lavoro che è cambiato drasticamente in meno di una generazione. Oltre ai lavori che durano una vita intera, abbiamo perso anche l'aspettativa di avanzare nella carriera seguendo una struttura gerarchica. È più probabile che le organizzazioni abbiano una struttura orizzontale e che i ruoli cambino e si adattino anziché progredire seguendo rigidi sistemi di classificazione.

Questo significa che, rispetto al passato, l'avanzamento di carriera è molto più legato allo sviluppo personale e professionale. Può e dovrebbe essere personalizzato in base ai punti di forza, agli interessi e alle priorità dei dipendenti anziché a quelle dell'azienda. Ora esiste una maggiore libertà di creare nuovi ruoli o adattare quelli esistenti e di negoziare i requisiti di ogni lavoro caso per caso.

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