Generazione Z: come renderla felice sul posto di lavoro
I nati della Generazione Z stanno crescendo e presto saranno uno dei gruppi più rappresentati sul posto di lavoro. Cosa comporta tutto questo per le aziende? Scopriamolo insieme.
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Perché la forza lavoro della Generazione Z è così importante?
La Generazione Z si riferisce alle persone nate tra il 1996 e il 2010, i cui membri più anziani compiranno 27 anni nel 2023. Si tratta anche della generazione più numerosa, che rappresenta quasi un terzo (il 32%) della popolazione globale.
Come ogni gruppo generazionale, anche la Generazione Z, in breve i Gen Z, ha una visione del mondo ed esperienze uniche. Ecco le principali caratteristiche che distinguono i Gen Z dai loro predecessori:
Sono nativi digitali
Una delle caratteristiche più eclatanti dei Gen Z è il loro rapporto con la tecnologia. Nati in un mondo già dotato di internet, dispositivi portatili, touchscreen e social media, i Gen Z sono i primi ad essere considerati "nativi digitali".
Questa conoscenza intrinseca della tecnologia comporta aspetti sia positivi che negativi. Il lato positivo è che i nati della Generazione Z sono cresciuti avendo accesso a una quantità illimitata di informazioni facilmente consultabili e, di conseguenza, con una naturale propensione verso l'apprendimento e la ricerca indipendente. L'altro lato della medaglia è che possono sentirsi facilmente annoiati e insoddisfatti da compiti ripetitivi, specialmente se si tratta di attività automatizzate.
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La diversità è la loro normalità
Oltre a essere la generazione più numerosa, la Generazione Z è anche considerata la generazione più eterogenea. Pew Research ha riscontrato che il 48% della Generazione Z si identifica come appartenente a razze o etnie diverse (in base a uno studio condotto negli Stati Uniti).
I Gen Z hanno idee molto diverse anche sul genere e la sessualità. Infatti, è molto più probabile che conoscano persone che preferiscono usare pronomi neutri rispetto alle generazioni precedenti. Ciò si riflette anche nel modo in cui i nati della Generazione Z si aspettano che le aziende e le autorità li identifichino, con il 59% dei Gen Z che vorrebbe moduli o profili online con opzioni di genere aggiuntive oltre ai soli "uomo" e "donna", rispetto al 50% dei millennial, al 40% della Generazione X e al 37% dei baby boomer.
Soffrono la solitudine
Sempre più spesso definita come la "generazione più solitaria", la Generazione Z è molto più propensa a dichiarare di essersi sentita sola da piccola. La colpa è spesso attribuita alla tecnologia e, più recentemente, alla pandemia. Tuttavia, anche i cambiamenti nella struttura familiare sono un fattore determinante, dal momento che i giovani adulti si sposano sempre più tardi e che entrambi i genitori riprendono il lavoro a tempo pieno nelle prime fasi di sviluppo dei figli.
I nati della Generazione Z non si sono lasciati alle spalle questo senso innato di solitudine e molti di loro lo portano con sé anche al lavoro. Infatti, uno studio recente condotto da Cigna rivela che il73% dei Gen Z afferma di provare solitudine a volte o sempre (si tratta del valore più alto rispetto a tutte le altre generazioni). Inoltre, il 72% dei Gen Z si ritiene timido e il 71% sente di non essere capito.
Sono politicamente progressisti
Grazie a pareri e notizie globali sempre disponibili e in tempo reale, politicamente i Gen Z sono più progressisti rispetto a qualsiasi altra generazione precedente e le loro opinioni differiscono da quelle dei loro predecessori sotto molti aspetti.
Innanzitutto, dal punto di vista razziale la Generazione Z, rispetto a quelle precedenti, è molto più propensa ad affermare che le persone di colore sono trattate in modo meno equo. Rispetto alle generazioni precedenti, i Gen Z sono anche più propensi a ritenere che i governi debbano svolgere un ruolo più attivo nelle questioni relative al cambiamento climatico, e circa la metà di loro sostiene che la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso sia una scelta positiva per la società (tutti i dati si basano su un sondaggio condotto da Pew negli Stati Uniti).
Hanno a cuore la sicurezza finanziaria
La Generazione Z è cresciuta osservando i genitori alle prese con diverse crisi economiche, tra cui il crollo finanziario del 2008, seguito dalla Grande recessione e ora dall'aumento del costo della vita. Questo li ha portati ad avere una visione più accorta in materia di finanze.
La sicurezza economica riveste un'enorme importanza per i lavoratori della Generazione Z. Animati dal pragmatismo e dalla sicurezza, vogliono redditi stabili e, soprattutto, vogliono evitare l'indebitamento.
Aspettative della Generazione Z sul posto di lavoro
I primi laureati della Generazione Z hanno fatto il loro ingresso nella forza lavoro nel 2019 e stanno già creando un precedente rispetto al modo in cui il resto del loro gruppo si affaccerà al mondo del lavoro.
Il recente report pubblicato da ThoughtExchange, Gen Z At Work, sottolinea alcune delle principali aspettative della Generazione Z sul posto di lavoro:
Il 96% dei dipendenti della Generazione Z afferma l'importanza di sentirsi valorizzati, inclusi e legittimati sul lavoro.
L'80% vuole un lavoro che consenta di scoprire e sviluppare nuove competenze, anziché soffermarsi solo su una.
Il 79% vorrebbe che il manager si preoccupasse dello sviluppo personale quanto di quello professionale.
Il 53% afferma di tenere conto dei benefit del posto di lavoro quando ricerca una nuova occupazione (in media, i lavoratori della Generazione Z sarebbero disposti ad accettare una riduzione dello stipendio del 19% in cambio del soddisfacimento di esigenze di natura non retributiva).
Il 39% cerca in particolare la flessibilità del lavoro remoto e il 71% di coloro che svolgono un lavoro remoto o ibrido dichiara che non tornerebbe a una forma di lavoro completamente in presenza.
La forza lavoro della Generazione Z ha aspettative elevate rispetto ai criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) sul posto di lavoro. Il 73% lascerebbe un'azienda le cui pratiche commerciali non fossero etiche, il 68% la lascerebbe se non svolgesse un'attività sostenibile, il 62% a causa di disparità sociali e il 58% a causa di divergenze politiche.
Come gestire la Generazione Z
Ecco gli aspetti da non sottovalutare nella gestione della Generazione Z sul posto di lavoro.
Promuovi la diversità e l'inclusione
Stando a un sondaggio di EY, il 63% dei dipendenti della Generazione Z ritiene che è fondamentale lavorare con persone con un'educazione e livelli di abilità diversi, mentre l'83% pensa che avere persone provenienti da culture diverse sia l'elemento più importante per creare un team.
Se la tua forza lavoro è carente dal punto di vista della diversità, è forse giunto il momento di rivedere il processo di selezione. Lavora a stretto contatto con i team HR per creare un processo di assunzione equo e aperto a lavoratori di ogni provenienza. Inoltre, grazie alle potenzialità di Workplace, puoi creare un senso di comunità e connessione all'interno del tuo team esistente.
Stimola la comunicazione
Nonostante l'ottima padronanza delle tecnologie di comunicazione digitale, la forza lavoro della Generazione Z dà molta importanza alle interazioni sociali: il 51% preferisce, infatti, la comunicazione faccia a faccia. Incoraggiare le interazioni di persona ti aiuterà a mantenere i Gen Z coinvolti sul posto di lavoro, creando una cultura che promuove la collaborazione e la comunicazione all'interno del team.
Puoi raggiungere questo obiettivo facilmente preferendo le videochiamate alle chiamate vocali, organizzando regolarmente riunioni del team e attività sociali e incoraggiando i manager a essere più presenti, offrendo feedback e valutazioni sulle prestazioni.
Offri autonomia e responsabilità
I lavoratori della Generazione Z non vogliono fare lo stesso lavoro per sempre e cambiano ruolo spesso. Per questo è importante offrire loro grandi opportunità di apprendimento e crescita al di là del ruolo che rivestono.
I manager devono sfruttare l'indipendenza e la motivazione personale dei Gen Z affidando loro responsabilità aggiuntive e dando loro la possibilità di condividere le proprie idee. Offri loro gli strumenti per condurre ricerche indipendenti e asseconda i loro interessi per promuovere lo sviluppo personale e professionale.
Offri flessibilità
I nati della Generazione Z sono entrati in un mondo del lavoro in cui il lavoro remoto e ibrido erano già ampiamente accettati. Pertanto, la flessibilità fa parte delle loro aspettative.
Con oltre un terzo dei laureati della Generazione Z che cercano in particolare contratti di lavoro flessibili, le aziende dovrebbero offrire ai lavoratori la massima flessibilità possibile.
Crea una cultura aziendale positiva
Il confine tra lavoro e casa si fa sempre più labile e i dipendenti della Generazione Z aspirano ad avere una vita professionale positiva quanto quella personale. Vogliono sentirsi valorizzati sul posto di lavoro e vogliono che i legami che instaurano con colleghi e manager siano il più possibile personali.
Costruire una cultura aziendale positiva è fondamentale per motivare i Gen Z sul posto di lavoro. Per riuscirci, gli elementi chiave sono buona comunicazione, trasparenza e comprensione delle aspettative in termini di avanzamento professionale, retribuzione e benefit.
Offri stabilità finanziaria e benefici per la salute e il benessere
Dotati di buon senso finanziario, i Gen Z puntano alla sicurezza e sanno riconoscere retribuzione e benefit al di sotto degli standard. Tanto che il 70% dei dipendenti della Generazione Z considera la retribuzione come il principale motivatore. I Gen Z sono anche molto più propensi ad apprezzare vantaggi come l'assicurazione sanitaria e i benefit per il benessere rispetto, ad esempio, ai pasti gratis.
Offri ai dipendenti della Generazione Z un salario competitivo con vantaggi su misura per le loro esigenze. Le aziende devono essere pronte a negoziare e aperte a introdurre o modificare i benefit per soddisfare le nuove aspettative della forza lavoro.