Cos'è il divario retributivo di genere e 9 modi per eliminarlo

Perché esiste il divario retributivo di genere? Si sta riducendo? In che modo le organizzazioni possono contribuire a limitarlo?

COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI | 8 MINUTI DI LETTURA
Definizione di divario retributivo di genere

Definizione di divario retributivo di genere

Il divario retributivo di genere è la differenza tra il guadagno orario lordo medio di uomini e donne. In genere si esprime con una percentuale.

Il "divario retributivo di genere rettificato" è la differenza calcolata eliminando i motivi strutturali della disparità, ad esempio livello di istruzione ed esperienze lavorative.

Quante è grande questo divario? I dati mondiali forniti da Forbes per il 2022 indicano che, a livello globale, le donne hanno guadagnato in media il 17% meno degli uomini. Tuttavia questa differenza varia considerevolmente in base a settore, etnia e persino area geografica. Anche quando i dati tenevano in considerazione posizione lavorativa, livello di anzianità e ore lavorate, le donne guadagnavano comunque l'11% in meno rispetto ai colleghi maschi.

Il divario influisce non solo sulla retribuzione, ma anche sui potenziali guadagni complessivi e sulla stabilità finanziaria a lungo termine, oltre che sulle prestazioni pensionistiche. Lo studio di Forbes dimostra che le donne contribuiscono il 30% meno degli uomini ai fondi pensionistici e ricevono somme inferiori del 20% in termini di prestazioni di sicurezza sociale.

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Perché esiste il divario retributivo di genere?

Perché esiste il divario retributivo di genere?

Esistono vari fattori che notoriamente contribuiscono al divario retributivo di genere:

Ruoli lavorativi

Durante la pandemia, il numero di persone occupate è diminuito in tutto il mondo, ma il calo è stato più elevato tra le donne che tra gli uomini. Negli Stati Uniti, ad esempio, le donne che hanno perso il lavoro sono 11,9 milioni, rispetto ai 10,1 milioni degli uomini, e soprattutto nei settori più colpiti, quali ospitalità, vendita al dettaglio e turismo.

Inoltre, è meno probabile che le donne scelgano di fare straordinari o coprire turni aggiuntivi e propendano invece per lavori part-time, in modo da riuscire a gestire anche le responsabilità legate alla casa e alla famiglia. Questo rende più difficile per loro raggiungere ruoli senior . Questi fattori contribuiscono al divario retributivo di genere, ma non spiegano la presenza di disparità in quasi tutti i settori.

Secondo Forbes, il divario retributivo di genere al momento dell'ingresso nel mondo del lavoro è superiore al 18% in ogni campo. È inoltre più pronunciato nei settori dove le retribuzioni sono più alte, come nell'ingegneria e nella tecnologia, e inferiore nei lavori legati alle scienze fisiche e sociali (9%). Le differenze più evidenti si registrano nel settore legale (59%), nell'edilizia e nella manutenzione (40%) e nelle occupazioni professionali e di gestione (34%).

La "penale di maternità"

Il divario retributivo tra uomini e donne aumenta in modo proporzionale al numero di figli, forse perché le donne devono ridurre l'orario di lavoro o perché le madri cercano occupazioni più compatibili con gli impegni familiari e che in genere sono peggio retribuite.

Secondo un report del governo del Regno Unito, dopo la nascita di un figlio è molto meno probabile che una donna riceva una promozione rispetto a un uomo. Il report rivela inoltre che tre anni dopo aver avuto un figlio solo il 44% delle donne intervistate ha mantenuto un posto di lavoro full-time, contro il 90% dei neo-padri.

Questa situazione si è venuta a creare per una serie di fattori, tra cui mancanza di conoscenza e di programmi per il rientro al lavoro, costi elevati dell'assistenza all'infanzia e semplici pregiudizi verso le donne, soprattutto se madri. Il risultato è che molte donne sono vittime di un limite che ostacola il loro avanzamento nella carriera e alimenta ulteriormente il divario retributivo di genere ai livelli medio-alti.

Lavoro informale e part-time

A causa delle loro responsabilità sociali, a un certo punto della carriera, anche dopo la nascita di un figlio, moltissime donne optano per un lavoro part-time. Secondo l'Institute for Fiscal Studies del Regno Unito, questa differenza nella progressione professionale tra uomini e donne spiega fino ai due terzi dei casi di divario retributivo di genere tra i laureati.

A livello globale, il numero di donne che svolgono lavori informali e meno sicuri è ancora nettamente preponderante, soprattutto nel settore tessile, delle pulizie e dell'assistenza alle persone. Molte di esse hanno condizioni di lavoro inadeguate e non percepiscono indennità quali assistenza sanitaria, ferie retribuite e congedo per maternità. Questo impone loro guadagni inferiori e ne limita gli avanzamenti di carriera.

Area geografica

Anche la geografia influisce sul divario retributivo di genere. Alcune disparità sono dovute alle differenze nell'economia e nel mercato del lavoro dei vari Paesi e delle diverse aree geografiche. La concentrazione di donne in determinati settori e la disponibilità di lavori part-time, occasionali e stagionali, ad esempio nel turismo e nell'agricoltura, possono influire sulle statistiche. Rimane tuttavia il fatto che il divario retributivo di genere, qualunque sia la sua entità, è diffuso ovunque.

Dopo la pandemia, nelle società occidentali industrializzate le distanze legate al pendolarismo sono ancora un fattore importante. Un report del governo del Regno Unito indica che ora è il 30% più probabile che le donne lascino un lavoro che richiede lunghi spostamenti e ne accettino uno meno pagato ma più vicino a casa. Gli uomini, invece, sono più motivati a viaggiare per un salario maggiore.

Etnia

La ricerca dimostra che il divario retributivo di genere varia anche a seconda dell'etnia delle donne coinvolte. Per le donne latine, nere e native americane, la differenza è maggiore rispetto alla media. Nel 2021, rispetto ai corrispettivi maschili le donne latine ricevevano il 54% del salario, le donne nere il 58% e le native americane solo il 60%.

Discriminazione

Norme sociali e stereotipi legati al genere sono ancora diffusi nel mondo del lavoro.

Le donne sono considerate più adatte a determinati ruoli e lavori, che in genere sono meno pagati.

Inoltre, quando assumono o assegnano una promozione, i datori di lavoro tendono a concentrarsi sulla storia della carriera. Questo perpetua il divario tra uomini e donne, dato che la carriera di queste ultime subisce interruzioni dovute alle gravidanze o all'esigenza di conciliare con il lavoro gli impegni della vita privata.

Le donne hanno inoltre meno possibilità di accedere a percorsi di formazione. Gli investimenti nella loro carriera sono limitati dall'idea che le donne chiederanno un maggior numero di permessi e congedi o che non andranno oltre un certo livello dopo aver avuto dei figli. La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di incentivi e programmi che agevolano il rientro delle donne al lavoro.

Da qualche tempo, le leggi sul lavoro di molti Paesi prendono in considerazione la discriminazione di genere. Nell'aprile 2023, il Consiglio europeo ha adottato nuove norme per combattere la discriminazione nei salari e contribuire a colmare il divario retributivo di genere. Tali norme prevedono che i Paesi dell'Unione europea condividano informazioni sulle retribuzioni percepite da uomini e donne a parità di ruolo e che intervengano se il divario è superiore al 5%. Negli Stati Uniti, l'Equal Pay Act del 1963 proibisce la disuguaglianza salariale basata sul genere.

L'impegno e la sensibilizzazione sulla discriminazione di genere e sul divario retributivo sono in aumento, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Secondo il Forum economico mondiale, a questo ritmo occorreranno 132 anni per raggiungere la parità in tutto il mondo.

In che modo si manifesta la disuguaglianza retributiva sul luogo di lavoro nei diversi Paesi?

In che modo si manifesta la disuguaglianza retributiva sul luogo di lavoro nei diversi Paesi?

Europa

Secondo il Parlamento europeo, nel 2021 il divario retributivo di genere nell'Ue era pari al 12,7%, con considerevoli variazioni a seconda del Paese.

Le percentuali più elevate si registravano in Estonia (20,5%) Austria (18,8%) e Germania (17,6%) e quelle più ridotte in Romania (3,6%), Slovenia (3,8%) e Italia e Belgio, entrambi al 5%. In Lussemburgo, invece, il divario è stato completamente eliminato.

Stati Uniti

Secondo il Pew Research Centre, il divario retributivo di genere non ha subito grandi variazioni negli ultimi venti anni. Alcuni segnali dimostrano tuttavia che si sta riducendo. È infatti passato dai 35 centesimi del 1982 agli attuali 18 centesimi per i lavoratori di tutte le età.

Regno Unito

L'analisi eseguita dal quotidiano The Guardian mostra che nel Regno Unito il divario retributivo di genere è ancora considerevole. Ha rilevato che quattro aziende su cinque pagano gli uomini più delle donne, con una differenza del 9,4%, lo stesso livello del 2017-18.

Come eliminare il divario retributivo di genere

Come eliminare il divario retributivo di genere

Le cause del divario retributivo di genere sono complesse e non hanno soluzione immediata, ma le aziende possono fare molto per contribuire a colmarlo.

1. Sii trasparente

In molti Paesi, la legge ha reso obbligatoria la divulgazione delle retribuzioni per genere. Dove questo non accade, è essenziale che l'azienda implementi una normativa che stabilisca la trasparenza sull'assegnazione non solo di retribuzioni e indennità, ma anche di aumenti e promozioni.

2. Supporta la promozione delle donne

Assicurati che i percorsi di carriera siano aperti a tutto il personale e che le opportunità siano non solo uguali per chiunque, ma anche eque. Offri opportunità che oltre a titoli e competenze tengano in considerazione anche le situazioni individuali, soprattutto quelle delle dipendenti.

3. Incoraggia la negoziazione

Dimostrati disponibile alla negoziazione da parte di tutti i dipendenti, soprattutto se donne, accetta il cambiamento e aumenta i salari se questo consente di raggiungere la parità.

4. Prendi in considerazione pacchetti di reclutamento e retribuzione

Modifica la normativa sul reclutamento in modo da offrire le stesse opportunità di accesso alle donne che rientrano al lavoro o che hanno responsabilità domestiche e sociali.

5. Offri agevolazioni per gli impegni familiari

Asili, centri doposcuola, indennità di maternità e orari flessibili possono essere di grande aiuto per le dipendenti e consentono ai datori di lavoro di mantenere i migliori talenti per ogni lavoro.

6. Incoraggia gli uomini ad assumersi maggiori responsabilità

L'implementazione di normative sui congedi paterni e parentali dimostra che l'azienda tratta uomini e donne in modo equo e paritario. Incoraggiare gli uomini a condividere gli impegni genitoriali offre alle donne la possibilità di usufruire delle stesse opportunità di carriera degli uomini.

7. Analizza i tuoi percorsi verso la leadership

Assicurati che opportunità siano tutte ugualmente accessibili alle donne e preparati, se necessario, a modificare le specifiche di lavori e attività. Crea schemi efficaci per le donne che vogliono riprendere la loro occupazione e corsie preferenziali per quelle che decidono di rientrare nel mondo del lavoro.

8. Promuovi lo smart working e il lavoro ibrido

Il lavoro flessibile aiuta uomini e donne a giocare alla pari, offrendo a tutti i dipendenti le stesse opportunità di trovare il giusto equilibrio tra impegni lavorativi e personali.

9. Organizza cosi di formazione

La formazione su inclusione e diversità e i programmi per affrontare i pregiudizi inconsapevoli consentono di eliminare la discriminazione, causa della mancanza di opportunità di promozione e formazione e del divario retributivo.

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